Le Strade dell’Adolescenza

Molte volte ho studiato la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione, ma la mia vita.
Poiché l’amore mi si offrì ed io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta ed io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.“Antologia di Spoon River”,
Edgar Lee Master
L’adolescenza non può essere considerata solo come fase di passaggio, ma come un periodo fondamentale del ciclo vitale in cui avvengono processi di trasformazione che investono la mente e il corpo, le relazioni con gli altri e con l’ambiente esterno.
La consapevolezza del proprio mondo interiore, delle proprie parti bambine e adolescenti, risulta essere una ricchezza creativa ed una fonte di energia a nostra disposizione ed utilizzabile anche nelle fasi successive della vita.
Il fatto che, come spesso sentiamo dire, l’adolescenza oggi non finisca mai, non deve fuorviare al principio che alle caratteristiche creative, dinamiche ed evolutive di quello specifico periodo, possiamo attingere per tutto il resto della nostra vita, traendone grande beneficio.
Gli adolescenti si confrontano con un malessere derivante essenzialmente dalla difficoltà ad affrontare compiti evolutivi e paradossi che tipici di questa fase della vita: le mai all’ altezza trasformazioni corporee, la voglia di crescere e alla nostalgia dell’infanzia, il bisogno di affermarsi e la paura del confronto con il mondo esterno, la necessità di ricevere accanto al desiderio di essere autosufficienti.
Queste ed altre contraddizioni si traducono in una tensione interna, uno stato di sofferenza percepita e spesso vissuta con l’impossibilità di essere tradotta e interpretata, lontano da chiunque possa aiutarci nel dare parola a vissuti e stati d’animo, così da poterli integrare nel nostro apparato psichico.
La fase adolescenziale oggi, pur soggetta alle continue modificazioni sociali e culturali, che determinano i comportamenti e gli andamenti individuali di questa fase evolutiva, è da sempre un percorso intimo, un movimento psicologico che può intraprendere diverse direzioni a seconda del vissuto interiore ed in relazione all’ambiente circostante.
Progressione, regressione, trasgressione e aggressione, possono essere quattro direzioni su cui l’adolescente si indirizza:
- PRO-GREDIOR, (andare verso, avanzare, proseguire): La tendenza naturale dell’essere umano è quella di crescere, andare avanti e progredire; la malattia è concepita come interruzione o blocco di questo movimento. In questo caso l’individuo affronta i compiti evolutivi con supporti, fattori di protezione, fiducia e di autostima sufficienti per indirizzarsi verso una esperienza evolutiva positiva, da cui attingere nelle fasi successive della propria vita.
- RE-GREDIOR, (tornare indietro, ritirarsi, retrocedere): Modalità estremamente attuale che talvolta prevede un ritiro sociale, può avere diversi gradi di compromissione e dimostra che di fronte alla impossibilità di superare i compiti evolutivi, il soggetto esce di scena e si ritiri, nella sua casa o addirittura nella sua stanza, con la speranza e la possibilità/illusione di poter proseguire il proprio percorso evolutivo al riparo dal mondo esterno e dalle relazioni interpersonali. Tale idea può essere riportata al concetto psicologico di fissazione, nel quale la persona incontra un ostacolo che non riesce a superare, resta ferma nel suo sviluppo. L’individuo che non riesce a superare l’ostacolo che incontra nel suo cammino evolutivo, non solo si ferma e non procede, ma regredisce, torna indietro a fasi precedenti del proprio sviluppo psichico ed emotivo in cui si sentiva più sicuro.
- TRANS-GREDIOR, (passare oltre, andare al di là, attraversare): Un’altra modalità che si può assumere nel momento in cui si sente bloccati nel procedere evolutivo, è quella della trasgressione, del trovare una strada alternativa. La trasgressione è una caratteristica universale in cui il rapporto con le regole e le istituzioni viene messo in discussione. La trasgressione può essere interpretata come un desiderio di crescita e di maggiore autonomia, ma che se correlata a fattori di rischio familiari e socioculturali può strutturare una personalità antisociale.
Questo fisiologico bisogno di trasgredire dell’essere umano non può essere relegato alle fasi adolescenziali, in cui la tensione è volta ad affermare la propria indipendenza dagli adulti e trovare un proprio posto nel mondo.
Proprio questo ultimo tema riguarda tutti noi, in quanto le attuali difficoltà del vivere, toccano anche il mondo degli adulti nelle varie fasi della vita.
- AG-GREDIOR, (aggredire, assalire, andare contro): Una ulteriore modalità con cui chi trova impedimento nel suo procedere, nel percorso evolutivo, può esprimersi è quella dell’aggressione, del cercare cioè di aggredire l’ostacolo. Gli impulsi aggressivi in adolescenza necessitano di un apprendimento rispetto alla capacità di gestire principalmente emozioni e sentimenti di frustrazione, delusione e Il mancato apprendimento di tale capacità è strettamente connesso con tematiche psicologiche e sociali di estrema attualità, quali le diverse forme di attacchi al corpo con comportamenti autolesivi ed i tentativi di modificazione di esso all’ origine, ad esempio dei disturbi del comportamento alimentare.